Timone d'Atene (ateniese)

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Timone d'Atene, illustrazione ottocentesca per il dramma shakespeariano

Timone, del demo di Collito[1] (V secolo a.C. – ...), è stato un antico ateniese noto per la sua misantropia.

Informazioni biografiche

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Secondo Plutarco Timone visse durante l'era della guerra del Peloponneso (431 - 404 a.C.).[2] Nella Lisistrata di Aristofane, il coro delle vecchie afferma che, sebbene Timone odiasse gli uomini, era amichevole e gentile nei confronti delle donne.[3]

Secondo Luciano di Samosata, che gli dedicò una delle sue opere,[1] Timone era il ricco figlio di Echecratide e diede fondo ai suoi beni per compiacere gli amici. Quando il patrimonio si esaurì, gli amici lo abbandonarono e Timone si ritirò a vivere fuori da Atene e a lavorare la terra. Un giorno trovò una pentola d'oro e i falsi amici tornarono da lui, ma Timone li scacciò in malo modo.

Riferimenti culturali

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  1. ^ a b Luciano, Timone, 7.
  2. ^ Nella Vita di Alcibiade (16), Plutarco riferisce infatti una battuta che Timone rivolse di persona ad Alcibiade.
  3. ^ Aristofane, Lisistrata, 806-820.
  4. ^ Strabone, Geografia, XVII, 1, 9.
  5. ^ (EN) Jonathan Swift, Gulliver's travels, a cura di Christopher Fox, Springer, 2016, p. 417, ISBN 9781137123572.

Voci correlate

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